Spesso mi domandano: quale libro posso leggere per la mia crescita
personale? Per migliorare la mia vita? Per conoscere meglio me stesso?

Ovviamente, non esiste una risposta univoca a questa
domanda. Ci sono milioni di libri in tutto il mondo dei più svariati argomenti, ognuno scritto con le proprie particolarità che possono entrare in risonanza o meno con il lettore (una curiosità: a metà del 2010 Google ha contato 129.864.880 di libri pubblicati (solo quelli presenti nei suoi cataloghi)).

La domanda da porci davanti alla scelta di un libro è: di
cosa ho bisogno? Che cosa mi sento di leggere che può essermi utile?
In base a quello scegliere il testo che più sembra rispondere a questa domanda, seguendo anche il flusso del momento. Non sempre si fa centro, però un libro può attirarne un altro e poi un altro ancora che magari è proprio quello giusto.

Dopo aver fatto questa doverosa premessa, vi posso raccontare
da dove ho iniziato io.

Dopo quello che definisco ormai il mio ‘ground zero’  ho letto tantissimi libri, anche in contemporanea. La maggior parte, all’inizio, avevano come argomento gli angeli e l’aldilà. Ammetto che mi tranquillizzavano ma non mi stavano facendo fare passi avanti però, in un primo momento, la consolazione era proprio quello di
cui avevo bisogno.

Il primo approccio utile al cammino interiore, invece, me lo
ha dato il libro: Puoi guarire la tua vita di Louise L. Hay. Ora leggo testi molto differenti da questo e so che alcuni storceranno il naso perché può sembrare – e per alcuni versi lo è – della tipologia un po’ ‘fricchettona’, new age come dicono certi. Eppure è da qui che ho iniziato, quando si è presentato il momento.

Perché, dunque,  continuo a consigliare la lettura di questo libro ?

Perché tocca quello che per me è un primo punto fondamentale su cui si può lavorare: LA PAROLA

LA PAROLA

La parola è la traduzione in suoni del nostro pensiero. Il
pensiero è quell’attività psichica per cui l’uomo acquisisce coscienza di sé e del mondo in cui vive. Cogito, ergo sum diceva Cartesio: penso, dunque sono.
È vero anche e soprattutto il contrario, ma per il momento sorvoliamo.

Affinare la qualità del proprio pensiero permette, quindi,
di rendere migliore la percezione di sé e del proprio mondo. In altre parole è sempre il famoso: conosci te stesso.

E qui entra il gioco il libro: puoi guarire la tua vita.

*

ATTENZIONE! Non si intende dire: pensa positivo a una
persona che è in seria difficoltà. Questo può essere MOLTO deleterio. Si tratta di un cammino PERSONALE. È vedere la differenza tra sentirsi una nullità e cominciare a racimolare granelli di amore per se stessi.

RIPETO: Non è pensiero positivo, anche se – ahimè – così viene
pubblicizzato. È qualcosa di molto più sottile: una giusta apertura, un’armonizzazione della propria parola, una predisposizione ad ammorbidire la propria mente.

Ed è un cammino lungo e arduo. LUNGO e ARDUO.

PUOI GUARIRE LA TUA VITA

In questo libro l’autrice racconta la sua lotta contro il
cancro e, soprattutto, la sua convinzione (supportata da numerosissime esperienze)  che il suo atteggiamento verso la vita e la
rivoluzione del suo pensiero verso una modalità più aperta e ottimista sia
stata la chiave per la sua guarigione.

Dalle parole di Louise Hay:

tutti soffrono di
senso di colpa e odio verso se stessi.

Tutti partono da questo presupposto: ‘Non sono abbastanza bravo’.

Risentimento, giudizio e senso di colpa sono gli schemi che ci danneggiano maggiormente.

Dobbiamo essere disposti a imparare ad amare noi stessi.

L’approvazione e l’accettazione di sé nel presente sono la chiave per i cambiamenti positivi.

Quando ci amiamo davvero tutto funziona nella nostra vita.

                                                             *

Il libro inizia con una serie di riflessioni molto utili su
quanto le emozioni negative e le convinzioni limitanti arrechino danni alla nostra esistenza.

Vi è mai capitato di pensare: io sono un incapace, questa
cosa non mi riesce, dovrei essere meglio di così?

Come vi fanno sentire queste frasi? Vi abbattono il morale e
contribuiscono ad aumentare i sensi di colpa?

Se alzassimo il volume dei nostri pensieri, cosa si
sentirebbe all’esterno?

Ecco che possiamo riflettere, meditare. Chiudere gli occhi
e, semplicemente, ascoltarci. Oltre il logorio mentale c’è una vocina che proviene da dentro, da un centro speciale. Bisogna re imparare ad ascoltarla.

Iniziamo da qui, dunque, ad ascoltare tutto quello che di negativo, su noi e gli altri, esce fuori dal nostro interno. 

Il libro si divide in quattro parti:

        un’introduzione, molto importante per capire
l’approccio che c’è dietro.

         una sessione pratica utilissima,

         un’applicazione della metodologia in vari
ambiti: le relazioni, il lavoro, il successo, la prosperità, il corpo.

         una parte della storia personale dell’autrice.

Il corpo centrale del libro spiega  il percorso di cambiamento che si può intraprendere partendo proprio dalla parola e ciò apre a nuovi scenari.

Louise, inoltre, entra dentro a una questione delicatissima:

la malattia come messaggio di qualcosa che non funziona a livello energetico.
Qui in occidente – a causa di trascorsi storici drammatici – abbiamo completamente
dimenticato il concetto di energia che scorre nel corpo, nozione invece chiarissima in oriente.

Quindi se nel corpo scorrono energie, come insegna la
fisica, e il pensiero è energia (attività psichica) ecco che un collegamento tra malattia, energia e pensiero/parola diventa ovvio. E anche importante.

E se non dovesse funzionare? Se si è giustamente scettici?
Il difficile, quando ci si affaccia su qualcosa di diverso, è smantellare le proprie credenze. SCEGLIERE di sperimentare, di aprirsi a nuove possibilità. E questo vale per tutto, non solo per la parola e il pensiero.
Cosa c’è da perdere? L’essere perennemente addormentati. Questo solo c’è da perdere.

DISCERNIMENTO

Questo è un sottopunto, importantissimo, che si può trovare
in questo libro. Spesso, i nostri condizionamenti ci inducono a fare quello che ci fa più comodo, scegliere la strada facile. Non la strada giusta. È un concetto antico, eppure molto moderno.

Ci poniamo qualche volta la domanda:

Sto facendo ciò che è giusto o ciò che è facile? Sto
davvero seguendo quello che sento dentro, il vero me oppure sono in balia di condizionamenti esterni?

Può darci una mano questa piccola indicazione: tutte le volte che
utilizziamo il verbo DOVERE: dovrei essere, devo essere… siamo di solito nella via comoda, quella dell’apparenza, della finzione.

Ecco che in questo libro, dal sapore un po’ colorato, ho trovato utili sfumature di evoluzione. Non ero  in cammino al tempo, ma in cerca sì. Vagavo a caso, ma con occhi un po’ aperti. E questo era già qualcosa.

UNA PAROLA AL GIORNO

Infine, aggiungo un consiglio che considero un potente
migliora-esistenza. Non è meno importante del cosiddetto pensiero positivo, o meglio aperto. Che, abbiamo detto, non è una modalità ottimistica e irreale, ma è un coccolare se stessi.  

Questo orientamento andrebbe accompagnato dall’espansione del proprio vocabolario. Una conoscenza limitata delle parole porta ad avere un pensiero limitato e a confini stretti.

Consiglio, a questo proposito, il sito una parola al giorno.
Veramente ben fatto.  

Se vi fa piacere leggere il libro: Puoi guarire la tua vita
e siete di Terni o delle vicinanze, lo potete trovare anche nella
Mini Biblioteca olistica di Andra Lab. Per info e modalità contattatemi.

Un abbraccio

P