
I libri non sono tutti uguali, non sono tutti belli, non
sono tutti utili. È vero che è una questione molto soggettiva, però ci sono
certi testi che hanno – in maniera obiettiva – una marcia in più.
Che cosa intendo per marcia in più?
Io libri possono:
INFORMARE
INTRATTENERE
ISPIRARE
La marcia in più è quella che ti immette, delicatamente,
qualcosa all’interno e che lavora dentro di te, portando forse un giorno a un aumento di consapevolezza.
I libri per bambini non fanno eccezione. Ormai è cosa
risaputa che leggere ai piccoli in tenera età, anzi già da quando sono nella pancia della mamma, porta grandi benefici ( vi invito a questo proposito, se non lo conoscete già, a consultare il meraviglioso progetto Nati per Leggere).
Ma sapete che i libri per bambini possono essere utili anche
agli adulti? Anzi… se c’è qualcosa da apprendere l’adulto, in qualità di guida, deve percorrere la strada per poterla mostrare al suo piccolo.

I COLORI DELLE EMOZIONI (Anche conosciuto come IL MOSTRO DEI COLORI, ma in italiano non è stato intitolato così) è uno di questi libri speciali. Libri CONSAPEVOLI.
Sembra di leggere una storia per bambini, simpatica, colorata, bella… anche utile in questo caso perché parla di emozioni, tema importantissimo. Ma possiamo guardarlo con un’altra prospettiva? Come se fosse un libro consapevole?
Cos’è la CONSAPEVOLEZZA? Ne ho parlato anche qui (Leggi Non
c’è famiglia senza caos – un esercizio di consapevolezza).
Il dizionario riporta come definizione: cognizione, coscienza, essere perfettamente al corrente.
Essere perfettamente al corrente in realtà è avere
conoscenza. Che è uno dei pilastri della consapevolezza. Se non sai qualcosa come puoi averne cognizione?
In psicologia si definisce: la capacità di essere a
conoscenza di ciò che viene percepito e delle proprie risposte comportamentali.
Aggiungo: ascoltare la voce della propria coscienza. Ma, mi
permetto di dire, che è un lavoro molto avanzato di esplorazione di sé. Quindi per tutti, volendo, ma solo da un certo punto in poi.
Comunque, rimanendo semplici, uno dei primi passi verso la
consapevolezza è proprio l’ascolto delle proprie emozioni.
E come può il mostro dei colori aiutarci in questo cammino?
Andiamo a vedere di cosa tratta questo libro.
importantissima.

Qui siamo già a un punto CHIAVE. Il mostro si sente
stralunato perché le sue emozioni sono mescolate. Non riesce a riconoscerle.
Eh già. Quante volte noi adulti non sappiamo cosa succede ai
nostri bambini? Nonostante la nostra osservazione a volte capita di non sapere proprio cosa hanno . E loro non sanno esprimere cosa provano. Magari un broncio, un musetto triste apparentemente senza motivo.
Sembrerebbe una questione tutta di bimbi. Ma osserviamoci
ben bene. Noi adulti siamo bravi a dare un nome
alle nostre emozioni? A dargli un’ colore’? Oppure siamo un po’ come il mostro dei colori?
Ebbene, diciamo la verità. A volte, quel che accade è
proprio come il mostro: una gran miscuglio di emozioni e aggiungiamo pensieri. Insomma: un vero caos.
Nel libro ‘i colori delle emozioni’ l’amichetta del simpatico mostro
lo aiuta a comprendere quale siano le sue sfumature interiori e a distinguerle.
Ne nomina cinque:
GIOIA
Da Gaudium ossia godere.
(che poi giocando con le parole è carino vedere che god è
dio in inglese. Che ci richiama all’estasi. Ok discorso complesso, non mi ci addentro).
Tutti noi sappiamo cos’è la gioia? E cosa si prova ad
essere gioiosi. O no? Non sarà che ci
dimentichiamo troppo spesso di questi momenti dorati? O non siamo presenti a noi stessi e semplicemente ‘li subiamo’?

TRISTEZZA
Deriva da Tristum – Tristo malvagio, meschino, sventurato.
(Non resisto, devo dirlo: è anche il nome del Tristo mietitore di The Sims. Chi sa, mi capirà)
La tristezza è uno stato cupo e diffuso. Nel libro ‘ i
colori delle emozioni’ ne viene fatta una descrizione molto delicata.
RABBIA
Qui vi rimando alla bellissima spiegazione del sito ‘una parola al giorno’ che ho più volte citato.
La rabbia, secoli fa, aveva due sfaccettature. Era
considerata addirittura un morbo oppure, in accezione positiva, come un fuoco ardente, spronante. Purtroppo quest’ultima tonalità, noi esseri umani di questo
tempo, l’abbiamo praticamente dimenticata.

PAURA
L’etimologia ci riporta al latino pavor derivato dal verbo paveo che si può tradurre sono percosso, a sua volta derivato da scuotere. Notiamo come la parola percosso sia utilizzata anche per picchiare.
Sì, perché la paura picchia duro. Percuote, scuote. ‘Sbarella’ totalmente.
Nei colori delle emozioni viene descritta come ‘paura che
non riuscirai a fare quello che ti dicono’. C’è un mondo dietro questa frase.
Il giudizio degli altri è una delle paure principali degli esseri umani. Ce ne siamo mai resi conto di noi stessi?

CALMA
Dal latino Cauma calore e dal greco kaûma ardore (del sole).
L’etimologia della parola è straordinaria. Il calore del
Sole non è associato alla rabbia, ma alla calma. È la calma che ci fa brillare come stelle. La profondità in noi stessi. Che non vuol dire non ascoltare le proprie emozioni, vuol dire osservarle
e averne il giusto distacco . E stare in pace con noi stessi e con il mondo.
A ogni emozione del mostro dei colori è associato un colore
e una breve descrizione, e poi ognuna di esse sarà inserita in un barattolo.
La storia termina con lo svelare una sesta emozione, che non
vi rivelo, che non è neanche un’emozione, ma ha un significato molto potente.
Notare che questa si può manifestare solo se sono state messe a posto le altre.
Se, in altre parole, si è compreso meglio se stessi.

Dunque, come può questo libro aiutare ad aumentare la
consapevolezza negli adulti?
Quando noi genitori, nonni, zii… ci approcciamo a un libro
‘che ha qualcosa in più’ cerchiamo prima di capire, di ‘leggere’ cosa suscita
in noi. Noi riusciamo a distinguere le nostre emozioni? Oppure ci sentiamo come
il mostro dei colori?
Io sono solo alcuni anni che ho imparato a riconoscere le
mie emozioni. I miei genitori mi hanno insegnato a dare un nome alla rabbia e alla gioia. Un accenno di tristezza. La paura non era quasi mai menzionata o almeno io non ne ho ricordo. E la calma veniva scambiata per noia. Ovviamente loro, e
anche noi in qualità di guide dei nostri figli, facciamo il meglio che possiamo con gli strumenti che abbiamo.
Quindi, perché no? Noi possiamo utilizzare anche quello che
è in apparenza un semplice libro per bambini come uno strumento evolutivo.
Quando leggiamo ai nostri piccoli. Siamo PRESENTI.
Cerchiamo di essere lì. Veramente lì. Presenti a noi stessi.
I bambini imparano dall’ambiente che li circonda, esseri
viventi compresi. Se noi sappiamo osservare e distinguere le nostre emozioni, loro impareranno a farlo.
E tutti, grandi e piccoli, avranno qualche strumento in più
nel gioco della vita.
_______________________________________________________________
PICCOLO EXTRA
Esistono una serie di articoli dedicati al mostro dei colori. A parte tutto il merchandising come i peluche, che possono comunque essere utilizzati come oggettini aiuta-situazioni (per esempio se un bambino ha paura di qualcosa, un mostrociattolo peluchetto potrebbe offrire un piccolo aiuto).
Può essere carina la versione pop-up , utile l’album da colorare e forse – dico forse perché è una nuova uscita e non l’ho ancora provato né visto dal vivo – il gioco in scatola.
Segnalo la carinissima versione Kamishibai, ossia teatrino cinese con i fogli intercambiabili, è una vera chicca per intenditori.
E infine…
Il mostro dei colori va anche a scuola. Una versione giocosa del primo giorno di scuola del nostro mostriciattolo. L’ho regalato, con successo, a Chiara Stella a settembre 2019. Il suo primo giorno di scuola d’Infanzia.
Compito dei genitori adottivi e aiutare i bambini a riconoscere le singole emozioni e dare loro un nome, recuperando quell’educazione emotiva che i bambini hanno normalmente fin da piccolissimi. Un piccolo strumento utile e divertente per aiutare bambini e genitori a parlare di emozioni in modo semplice e, per esempio, il coloratissimo libro pop up “I colori delle emozioni ” di Anna Llenas, edizioni Gribaudo.
È vero tutti i genitori hanno il compito di aiutare i bambini a riconoscere le loro edizioni. Grazie per la segnalazione del libro pop-up, deve essere bellissimo.